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Osservando la relazione tra dinamiche di dipendenza e velocità produttiva, le artiste aprono una finestra sul parco dell' umano. Human Park osserva la dipendenza a partire dagli studi del Dott. Gabor Mate, che separa il comportamento dalla sostanza o materia, per riallacciarlo a quel vuoto

che è origine di molte dinamiche di dipendenza. Uno spazio vuoto nella rete di relazioni che costruisce la mappa neuronale di oguno di noi, nella sua relazione con l'ambiente. Il tentativo è ricollocare questo come altri comportamenti nel paesaggio socio-politico-culturale oltre che biografico. Un solo coreografico potente e incisivo, in cui la danzatrice porta con ironia il pubblico a osservare sè stesso in uno dei drammi dell'umano.

HUMAN PARK

Concept: Sara Parisi e Nuvola Vandini

Performer: Nuvola Vandini

Mentoring artistico: Francesca Pedullà; Anna Albertarelli

Video e suono: Roberto Passuti

Residenza: Luzzati Lab, Genova.; Teatro delle Ariette

Con il sostegno di: Axis Syllabus International Research Meshwork

durata: 40 minuti

Lo spettacolo è stato presentato a: San Pier D'aRena- Teatro dell'Archivolto (genova); Zagreb-Croazia-fakiFestival; ScieFestival-Bologna; Rassegna Spartaco Roma.

"Per alcuni è una voragine
per altri una fessura o un solco.

 

Un vuoto, unʼassenza
che in ogni uno di noi ha fatto sua propria casa,
con precisa forma.

 

Come scegliamo di convivere con questo spazio
che appartiene e definisce la nostra geometria interna,
è singolare.
È nostro andare.

 

Come la società e lʼaltro da me

si relazionano a questo spazio
è affare storico, culturale e politico.

 

La potenza e la fragilità di queste angolazioni
hanno qualcosa di celestiale,
di bestiale.
"

"Any surplus is immoral"

Jenny Holzer

Interactive human park

A partire dallo spettacolo Human Park, si sviluppa la sinergia tra l'artista Nuvola Vandini e lo psicoterapeuta Federico Bruno, con l'intento di integrare arte, scienza e medicina attorno al tema della dipendenza. Lo spettacolo è il detonatore per entrare nell’argomento attraverso un’esperienza multisensoriale,
che pone domande a partire dall’ascolto del corpo in relazione all’ambiente di cui è parte. Su questo terreno
s'innestano gli interventi di parola che riportano a conoscenze analitiche, infine la pratica laboratoriale
conduce all’esperienza individuale e di gruppo offrendo la possibilità di testare con il corpo alcune delle linee
guida offerte.  è un approccio esperienziale che coniuga pensiero, azione, emozione, percezione,
individuo e collettività. La struttura dell’evento si articola in tre momenti:

Spettacolo dal vivo Human Park | a cura di Nuvola Vandini, danzatrice e coreografa. 

Talk sul legame tra dipendenze e arte: su come l’arte si possa prestare per una lettura scientifica della vita. A cura di Federico Bruno, medico e psicopterapeuta. 

Laboratorio in questa fase i partecipanti sono coinvolti in una discussione interattiva e cinestetica dove arte, psicologia e percezione saranno il collante per parlare delle dipendenze. A cura di N. Vandini, F. Bruno

Target

L'evento può essere strutturato in maniera modulare a seconda delle richieste e del contesto. E' adatto a classi di studenti delle scuole superiori, a comunità specifiche, a docenti e operatori sociali. 

Obbiettivi 

- sensibilizzare i giovani alla visione e analisi multi-
prospettica e inter-disciplinare

-avviccinare i ragazz@ alla propriopercezione e conoscenza del corpo

-facilitare un campo di ricerca e apprendimento esperienziale

-offrire un primo affaccio sulla complessità neuronale

- comporre un quadro sulla dipendenza a partire dalla relazione tra corpo e ambiente

-riconoscere la dipendenza come comportamento

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Photo by: Malì Erotico

Maggiori informazioni e progettazioni:

architetturedicorpi.aps@gmail.com

Il mio corpo è fatto della stessa carne del mondo.            M.M.Ponty

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